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Blog in Rete – Business Model Canvas con Fabiana Palù

Business Model Canvas

Business Model Canvas, tre parole che di sicuro non tutti conosceranno, ma è uno strumento indispensabile da utilizzare se si vuole avviare una nuova attività. Io l’ho conosciuto durante la prima lezione del Progetto Blog in Rete, un progetto pensato e ideato da Giulia Bezzi per far crescere i nostri blog.

Blog in Rete

Finalmente il primo giorno di lezione è arrivato, emozionata ed intimorita, chissà chi saranno le mie compagne di viaggio?

Entro in classe alcuni visi conosciuti, ma altri assolutamente mai visti.

Giulia è lì che ci aspetta e introduce il progetto.

Quando Giulia ha lanciato il progetto non sapevo se partecipare, ho riflettuto e valutato i pro e i contro, alla fine mi sono detta, ti piace quello che fai? Vuoi avere nuovi stimoli e lavorare a quello che veramente ti piace? Allora iscriviti.

E così ho fatto.

Avete presente quando le persone si tagliano i capelli per dare una svolta alla propria vita? Per me Blog in Rete è proprio questo. E’ un momento della mia vita che ho bisogno di un cambiamento. Una trasformazione radicale per dire finalmente, ora faccio quello che mi piace veramente. Ma nonostante tutto nei giorni successivi alla prima lezione non ero assolutamente serena, frastornata è il termine corretto.

Man mano che passavano i giorni e riflettevo sulle nozioni della prima lezione, mi rendevo conto e mettevo a fuoco quello che da questo progetto e dal mio blog vorrei ottenere.

Le idee variano, si cancellano, si trasformano, si riflette e si rielabora tutto in un grande calderone ed alla fine i concetti principali cominciano a prendere forma e tutto ha un senso.

 

La prima lezione aveva come tema il “Business Model Canvas” inizialmente un poster da attaccare al muro e da riempire di post-it possibilmente colorati. Pian piano che la lezione andava avanti entravo sempre di più in questo meccanismo perverso che mi obbligava a ragionare su quello che avrei voluto fare da grande, e quei post-it diventavano via via dei cassettini da riempire di certezze.

Io credo che senza Fabiana Palù non avrei mai digerito il Business Model Canvas.

Introducendo il progetto Giulia ci dice che ha voluto fortemente Fabia Palù per le prime due lezioni non a caso.

Ecco allora che stacco, cancello, sposto, riscrivo quei post-it colorati. E piano piano la nebbia si dirada.


Chi è Fabiana Palù?

Fabiana Palù è un Consulente organizzativo, Welfare consultant e Business coach, Fabiana è la Donna dei “punti di svolta”, come ama dire lei stessa.

Una bellissima ragazza che mi ha colpito subito al primo sguardo, ed ho pensato questa mi è già simpatica, a pelle proprio. Io purtroppo ho questo difetto se non mi piaci subito non mi piacerai più. Invece lei con la pazienza infinita di chi ha davanti una classe di nuovi alunni, io mi sentivo proprio così, ha cominciato ad introdurci un argomento ostico.

Durante la mia vita ho visto a conosciuto tutor e professori, ma Fabiana ha una marcia in più. Non ha l’arroganza della coach che sa di conoscere l’argomento, anzi qualsiasi domanda le rivolgiamo risponde veramente con naturalezza e dedicando a tutte il tempo sufficiente affinché il concetto sia chiaro. E poi quando ho visto tutti quei post-it colorati e tutte quelle penne e colori sono impazzita, è la donna per me.

Una delle prime cose che Fabiana ci dice è di disegnare la nostra Vision.

Ok già sono una pippa a disegnare quando andavo a scuola, figurati ora, ma che cavolo ci provo. Ci guardiamo tra noi e la faccia è quella dell’enorme punto di domanda.

Il mio disegno è veramente elementare ma comprende tutto quello che vorrei riuscire a realizzare ed ottenere con il blog.

A turno andiamo alla lavagna a spiegare quello che abbiamo disegnato ed otteniamo dalle colleghe un post-it con un suggerimento, un incoraggiamento, anche qualcosa di non positivo, ma ci sta, non siamo tutti uguali ed è questo il bello.

 

Che cos’è il Business Model Canvas

La prima parola che mi ha colpito di Fabiana è stata VISION

Man mano che Fabiana ci spiegava questo modello e cosa poteva essere la vision, io mi raffiguravo questo cartellone con una serie di post-it colorati con tutte le mie idee, i miei sogni e i miei progetti e la mia strategia

La strategia è assolutamente indispensabile per riuscire a non perdere tempo ed energie e riuscire nel progetto.

Un grande poster suddiviso in 9 blocchi, focalizzato sugli aspetti più critici ed interessanti del proprio business.

Io l’ho appeso all’armadio della stanza da letto ed ogni sera rifletto sui vari post-it per capire se l’impronta che ho dato possa essere o no quella giusta.

E’ pronto? Non credo proprio ma diciamo che è a buon punto.

Altro suggerimento dato da Fabiana sono i 10 caffè. Incontri con persone, amici, conoscenti per parlare della propria vision. Persone che magari non conoscono l’argomento che saranno senza dubbio obiettivi. I miei caffè si sono trasformati in aperitivi, cene o semplici telefonate ma sono stati tutti molto interessanti, mi hanno dato spunti di riflessione per migliorare ancora di più il mio modello e la mia vision.

 

Questo articolo fa parte di “Bloginrete” de LeROSA, progetto di SeoSpirito Società Benefit srl, in collaborazione con &Love e Scoprirecosebelle, che ha come obiettivo primario ascoltare le donne, collaborare con tutti coloro che voglio rendere concrete le molteplici iniziative proposte e sorridere dei risultati ottenuti. È un progetto PER le donne, ma non precluso agli uomini, è aperto a chiunque voglia contribuire al benessere femminile e alla valorizzazione del territorio, in cui vivere meglio sotto tutti i punti di vista.

 

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