Contest, Lievitati dolci e salati, Territorio, Tradizione

Lo schizoto della nonna

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Con questa ricetta partecipo al contest indetto da Cucina Semplice in collaborazione con Grandi Molini Italiani.
Nella mia famiglia era tradizione alla domenica andare a pranzare dalla nonna paterna.
La nonna viveva fuori dalla mia bellissima cittadina, Este, in provincia di Padova.
Una bella casa con giardino ed orto… era tradizione avere sulla tavola la pasta fresca fatta in casa che dalle mie parti si chiama lasagne e l’arrosto. La nonna sapendo che adoravo il pollo me lo preparava accompagnato da patate arroste. Sulle tavole appariva, immancabile, anche lo “Schizoto” pane tradizionale della bassa padovana, che si prepara per il pranzo della domenica e senza lievito.
La tradizione vuole che la pagnotta fosse cotta nella stufa a legna o nel camino, coperto con un “quercio”, che non è altro che un coperchio di ferro rotondo con un diametro più o meno grande alto circa 10-15 cm, che veniva utilizzato per coprire il pane e ricoperto di “bronse” cioè braci infuocate… in questo modo il pane si cuoceva lentamente acquistando un colore dorato e formando una crosta croccante. Vi lascio solo immaginare il profumo…
Mia nonna quindi prima di cuocere lo schizoto accendeva il camino e prepaprava le brose.
Camminando per strada la domenica mattina si fondevano i profumi del pane che si stava cuocendo con i profumi degli arrosti e dei dolci.
La ricetta tradizionale è fatta con lo strutto, oggi sostituito con dell’olio di oliva.
Altra peculiarità dello schizoto era quella di avere all’interno i ciccioli di maiale.
I ciccioli sono un prodotto alimentare ottenuto dalla lavorazione del grasso di maiale nella preparazione dello strutto.
Oggi purtroppo questa tradizione si sta perdendo, vuoi perchè sono rimasti in pochi ad avere a casa un maiale per il fabbisogno della famiglia, vuoi perchè cerchiamo di mangiare sempre più leggere e magro.
Questo pane oggi lo si può trovare farcito con pancetta, olive, cipolle, ecc..
Io ho deciso di presentarvi una pagnotta classica, fatta con le tradizionali linee oblique e la versione farcita con speck per renderlo un po’ più saporito e adatto ad accompagnare i formaggi.
Ingredienti:
500 gr di farina
100 gr di strutto
5 gr di zucchero
sale
acqua q.b.
Procedimento:
Impastare la farina con lo strutto, acqua e il lievito, dopo aver incorporato il lievito aggiungere il sale.
Chi vuole preparare lo schizoto farcito è in questa fase che aggiunge, pancetta, olive, cipolla, ecc.
Lasciare il tutto a lievitare fino al raddoppio coperto con un canovaccio.
Riprendere l’impasto formare una cerchio spesso circa 3-4 cm e con un coltello molto affilato formare delle strisce incrociate, una volta cotto le scrisce serviranno da guida per tagliare dei rombi.
Infornare a 250° per i primi 15 minuti, abbassare poi a 180° per altri 30 minuti o fino a quando il pane sarà ben dorato e croccante. Controllare bene anche il fondo che sia ben cotto.
Dello schizoto esiste anche la versione senza lievito e leggermente dolciastra, aggiungendo delle zucchero semolato fino ad un max di 70 gr. Per questa versione si aggiungono anche 3 uova e si toglie l’acqua.
Quando arrivano dalla nonna correvo in casa e dicevo “nonna, nonna hai sfornato lo schizoto? dai che ti aiuto” quello era il mio compito, aiutavo nonna a sfornare la pagnotta e avvolgerla in un canovaccio perchè doveva restare calda…
Con il nonno poi lo tagliavamo a rombi.
Lo schizoto è stata la prima ricetta che ho realizzato a 10 anni e da li è nata la mia passione per la cucina.
Questa ricetta è dedicata alla mia nonna che ormai ha 95 anni ma non cucina più…

 

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